ESCLUSIVA – X. Jacobelli: “Inglese? Nei suoi confronti uno scetticismo ingiustificato. Il Napoli è sempre più una realtà internazionale”

Napoli-Juventus e mercato, ecco il pensiero di Xavier Jacobelli

ESCLUSIVA – X. Jacobelli: “Inglese? Nei suoi confronti uno scetticismo ingiustificato. Il Napoli è sempre più una realtà internazionale”

Mancano 48 ore dalla sfida del San Paolo tra il Napoli e la Juventus e in città non si parla d’altro. C’è molto fermento e curiosità nel capire il momento delle due squadre e trovare i punti per acquisire sempre più morale. Di questo ma anche si mercato ilnapolionline.com ne ha parlato con il giornalista Xavier Jacobelli in un’intervista a 360 gradi.

La Milano calcistica va a corrente alternata. Bene l’Inter, male invece il Milan, si aspettava questi rendimenti così diversi? “Il valore aggiunto dell’Inter è il suo allenatore Spalletti, i nerazzurri erano in passato un’ottima squadra, ma lo scorso campionato ci fu un epilogo negativo. L’ex tecnico della Roma, concordando con Ausulio e Sabatini hanno fatto acquisti mirati e molto importanti e mi riferisco a Borja Valero, Vecino e Skrinjar. Senza dimenticare che in avanti c’è un certo Mauro Icardi classe ’93, autore già in questo campionato di una tripletta e cinque doppiette per un totale di 15 gol in 14 gare. Assieme all’argentino giocano Perisic e Candreva che come forza offensiva è paragonabile a quello del Napoli. C’è da dire che i nerazzurri non giocano le coppe e può essere un vantaggio ma Spalletti è stato in grado di rendere l’Inter una squadra capace di giocarsela e dare un’identità a livello tattico. Il Milan di Montella invece è l’esatto opposto, è vero che con 12 calciatori nuovi ci voleva tempo per assemblare la rosa e trovare l’amalgama. Però è anche vero che il mister dei rossoneri ha spesso cambiato l’11 iniziale e lo ha fatto  di partita in partita e  i risultati sono quelli che stiamo vedendo sul terreno di gioco. Il pareggio di domenica in casa contro il Torino è la conferma della sterilità della manovra del Milan e non capisco come un giocatore come Cutrone, autore di una doppietta in Europa League contro l’Austria Vienna, abbia visto la sfida contro i granata dalla panchina. Credo che l’allenatore debba scegliere una squadra e puntare su quella, così come fa Sarri nel Napoli. Il tecnico degli azzurri sta lì da tre anni, ha una sua filosofia di gioco, ha un 11 ben delineato e i risultati gli stanno dando ragione. Per il Milan il problema è il ritardo enorme che ha dalla zona Champions ed era l’obiettivo dichiarato dei dirigenti in estate”.

Sul mercato del Napoli, secondo lei a che punto è la situazione del rinnovo di Ghoulam e chi arriverà nel mercato di Gennaio? “Sul rinnovo del terzino sinistro algerino c’è da dire che prima dell’infortunio l’accordo tra le parti era stato trovato, la volontà tra le parti era evidente di proseguire. Credo che sia una questione di tempo ma in questo momento non credo che sia una priorità del club. Sul mercato di Gennaio, mi aspetto Sime Vrsaljko dell’Atletico Madrid e poi penso che arriverà dal Chievo Verona Roberto Inglese. Visto l’infortunio che ha colpito Arek Milik io credo che la punta dei clivensi possa vestire nel mercato invernale la maglia azzurra. Senza dimenticare anche la destinazione del giocatore polacco che potrebbe andare in prestito al Chievo Verona per avere una continuità d’impiego e recuperare così dall’infortunio che ha subito. Io penso che questo sia un problema che verrà risolto nel mese di Gennaio”.

A Napoli c’è molto scetticismo sull’arrivo di Roberto Inglese in maglia azzurra. Secondo lei è un calciatore che possa dare tanto all’undici di Sarri? “Su questo aspetto dello scetticismo credo che in Italia si debba uscire da questi stereotipi. Non è detto che se un calciatore costa tanto, comporti in automatico un rendimento eccezionale. Io credo che Inglese sia un ottimo attaccante, sa perfettamente che non sarà il titolare visto il rendimento del tridente offensivo azzurro, ma lo reputo un rinforzo valido. Lui è il prototipo dell’attaccante moderno che sa perfettamente interpretare al meglio il ruolo, potrà essere utile alla squadra e se Sarri lo ha scelto vuol dire che lo reputa adatto ai suoi schemi tattici”.

Venerdì sera al San Paolo si giocherà Napoli-Juventus. Le due compagini ci arrivano con stati d’animo diversi, secondo lei che sfida vedremo dal punto di vista tattico? “Per me è una sfida che vale molto, soprattutto per la Juventus. Le parole di domenica sera da parte di Allegri sono state molto chiare, i bianconeri devono stare agganciati ai primi posti della classifica fino ad Aprile per poi lanciare la volata. Il Napoli dovesse venerdì sera mandare la Juventus a sette punti. E’ vero che siamo solo alla quattordicesima giornata e quindi il tempo ci sarebbe per recuperare, ma un eventuale successo dei partenopei nel match del San Paolo, darebbe una spinta psicologica non indifferente. Sarri ha ragione quando dice che la gara contro la Juventus non è determinante anche in caso di pareggio o addirittura di una sconfitta, non accadrebbe nulla di irreparabile, ci sarebbero ancora 23 partite da disputare. Chi ama il calcio Napoli-Juventus ha tutto per essere una partita fantastica, gli azzurri sono una realtà del calcio italiano oltre che internazionale e anche quando non gioca bene come a Udine le gare le porta a casa, vuol dire che è sempre più una squadra a tutti gli effetti. Partite come quella della “Dacia Arena” tignose, al tempo stesso spigolose, in passato non le avresti vinte, anzi in alcuni casi le perdevi, con punti lasciati per strada come nella passata stagione. In casa Juventus il recupero di Marchisio è importante, il mediano dal punto di vista tattico è un’ottima variabile per Allegri, così come De Sciglio sta recuperando il tempo perduto e sta vincendo lo scetticismo ingiustificato che c’era su di lui ad inizio anno. Ribadisco che la sfida di venerdì allo stadio San Paolo sarà molto spettacolare e non vedo l’ora di vederla”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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