Un anno, una storia: che poi è (amaramente) identica a quelle precedente. Lo stesso attore protagonista (Milik), l’identico infortunio (il legamento) ma a quell’altro ginocchio. E il mercato che sta per arrivare induce a riflettere, chiunque. Il Napoli, il centravanti, il candidato alla sostituzione.
E’ come se il tempo si fosse fermato o, peggio ancora, come se il destino avesse deciso di intervenire di suo. In maniera anche beffarda, investendo (e di brutto) Milik e costringendo il Napoli a guardarsi dentro.
La scelta (estiva) è stata Roberto Inglese, ventisei anni, alcuni dei quali con Cristiano Giuntoli al fianco. Il Napoli l’ha acquistato per dieci milioni più due di bonus.
L’ha lasciato al Chievo in prestito con la promessa che, fosse stato necessario, ne avrebbero parlato anche a campionato in corso per farlo approdare alla corte di Sarri con qualche mese di anticipo.
Si può fare e non è però ancora deciso se accadrà. Perché a questo punto altre riflessioni sono necessarie.
Milik (finalmente) sorride e twitta, sta palleggiando come un calciatore vero, consapevole però di dover affrontare ancora un paio di mesi di dura sofferenza. Due sono volati via, dall’incidente di Ferrara, quelli che verranno saranno indispensabili per sentirsi clinicamente guarito. Poi ci sarà il campo.
Un anno fa, Arek Milik rientrò a Madrid, a poco meno di quattro mesi dall’incidente in Nazionale. Se dovesse ripetersi, stavolta, il centravanti polacco sarebbe pronto per fine gennaio, dunque immediatamente dopo la sosta.
Ma c’è la Nazionale, il desiderio di poter ricominciare avendo qualche spazio in più.
Quello che lo scatenato Mertens non consente di ipotizzare. La possibilità più scontata sarebbe: Inglese a Napoli e Milik in prestito al Chievo.
Ma ci stanno pensando un po’ tutti, centravanti compreso….Una storia, la stessa, da un anno all’altro.
Corriere dello Sport