La febbre a “quartantamila” del sabato sera. Al San Paolo dopo l’astinenza

Quarantamila. Probabilmente anche più. Quarantamila contro la pioggia, i disagi e soprattutto contro il Milan: per dare al Napoli la carica-scudetto necessaria dopo due settimane senza calcio, quasi venti giorni senza il San Paolo e soprattutto dopo il pareggio di Verona con il Chievo. La città si prepara: si copre, si organizza e si ammala: la consueta febbre azzurra del sabato sera. La più dolce delle malattie dopo tanta astinenza da Mertens, Insigne, Hamsik e compagni. La missione tricolore riparte domani, ormai ci siamo, e il popolo non farà altro che riprendere il filo dal punto in cui aveva interrotto il discorso. I canti e i cori. L’amore puro e l’urlo: tutti uniti. Tutti insieme appassionatamente.  E allora, il grande ritorno: del Napoli e della sua gente. Ultimo atto, sezione archivio: la sfida con il City in Champions datata 1° novembre, diciassette giorni domani. Mentre per parlare italiano, e dunque la lingua prediletta del campionato, bisogna andare al 29 ottobre e dunque alla partita con il Sassuolo. Un bel po’ davvero, per chi vive di passione: non c’è che dire. La riunione di domani, però, è davvero coi fiocchi: arriva il Milan, che non sarà certo lo squadrone di anni fa, sì, però conserva sempre un grande fascino. Come il testa a testa: e non è una questione di ricordi, di Diego e Gullit, bensì è il presente a catturare l’attenzione intera. E’ la caccia al terzo scudetto: l’obiettivo dichiarato da tutta la squadra. 

Fonte: CdS

Fonte: C dS

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