In questo articolo di approfondimento metteremo in evidenza quanto ha perso l’Italia in euro mancando la qualificazione ai prossimi mondiali in Russia 2018.
L’11% del PIL italiano è composto da una parte consistente proveniente anche dai vari introiti prodotti dalla nostra passione calcistica. La mancata qualificazione ai mondiali di Russia 2018 stima di conseguenza una perdita di 200 milioni di euro per i guadagni della nostra nazionale, e nazione che vanno di pari passo.
Il totale dei contributi economici per la competizione dei Mondiali 2018 in Russia ammonta sui 680 milioni di euro. Somma notevolmente superiore rispetto alla precedente edizione della Coppa del mondo del 2014, organizzata in Brasile, quando si è toccata solo quota 488 milioni di euro (di cui 100 destinati soltanto alla tutela dei giocatori con le assicurazioni per gli eventuali infortuni e 70 ai club proprietari dei calciatori impegnati nella competizione).
339 milioni di euro saranno riservati alle 32 squadre che parteciperanno alla fase finale (in Brasile erano 303 milioni di euro). Le 16 eliminate nella fase a gironi intascheranno 8 milioni ciascuna. Un cammino fino ai quarti può portare a preventivare un incasso “minimo” sui 18 milioni. Passare i gironi e avviarsi verso la finale garantirà quindi come di consueto altri “gettoni”. Le due finaliste potrebbero accumulare un tesoro di 66 milioni (38 per la vincitrice e 28 per la seconda classificata).
Il mancato viaggio in Russia a questo punto non può che provocare una svalutazione del nostro brand italiano, sul piano degli incassi da sponsor e tv che valgono attualmente circa 70 milioni. Nel dettaglio: introiti commerciali della Figc che ammontano a 43 milioni su un fatturato totale di 174 milioni.
Adesso ovviamente i diritti Tv (attualmente Rai e SkySport) giocano al ribasso con l’esclusione dell’Italia al Mondiale. In ogni modo si spera che L’Italia da ora possa far molto meglio per le prossime edizioni dei Mondiali in quanto la nostra rete nazionale, la Rai, per 360 milioni si è aggiudicata già la visione dei due prossimi mondiali.
-A cura di Dario Santoro.
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