Molto più Milan che Napoli. Anzi, attualmente, c’è il solo Milan ad annoverare fra i propri effettivi alcuni ex azzurri. Da Abate a Storari, se volessimo metterla sul piano dell’esperienza; da Gabriel a Fassone, dalla porta alla direzione, se volessimo avvicinarci di parecchio coi tempi sino a un passato più o meno prossimo. Difficilmente se ne potrà vedere sabato notte più d’uno sul terreno di gioco (Abate), perché poi l’ex dg azzurro Marco Fassone appartiene alla stanza dei bottoni, e quindi le sue presenze durante i match dei rossoneri sono strettamente legate alla tribuna. Come del resto Gabriel, solo quarto portiere in lista dopo i fratelli Donnarumma e Storari. Il brasiliano, che ha mosso i primi passi nel Cruzeiro, era arrivato a Napoli in prestito nel luglio 2015, per poi tornare al Milan, proseguire a Cagliari (ancora in prestito), e riapprodare in rossonero.
Per quanto riguarda Marco Fassone, dirigente ex azzurro dal 2010 al 2012, terminò il suo rapporto biennale col Napoli con un terzo, quinto posto e una Coppa Italia nel curriculum. Con mansioni specifiche da “ministro” degli esteri, occupandosi soprattutto della diffusione del brand oltre i confini continentali. Molto più indietro nel tempo, 13 anni fa, l’allora giovanissimo fluidificante Ignazio Abate, diciottenne nativo di Sant’Agata de’ Goti, si legò al Napoli (in prestito, sempre dal Milan). Quel Napoli era il primissimo dell’era De Laurentiis (2004/05), appena riemerso in C1 dagli inferi del fallimento, e il biondo esterno disputò una stagione notevole per impegno e intensità. Infine Marco Storari, in attività a quarant’anni. Il suo Napoli (dall’estate 2002, durato appena sei mesi), era ancor più retrò: era quello in serie B del (rimpianto) Mancini, portiere titolare, degli Stellone, dei Vidigal, ma anche dei Sesa, Dionigi e Floro Flores. Davvero un’altra era.
Fonte: CdS