La panchina che attende una chiamata

Ounas può entrare e spaccare le partite, ma per riuscirci ha bisogno di un minutaggio maggiore. Lo stesso di cui necessita Emanuele Giaccherini per tornare quello dell’Europeo 2016. Sembra passata una vita da allora ma soltanto perché Giac è ormai abbonato alla panchina e senza continuità di impiego non si può avere un rendimento eccelso. Pochi scampoli fin qui in stagione, l’impressione che dietro Insigne ci sia lui ma anche che Lorenzinho sia intoccabile per Sarri e che quindi Giaccherini debba mordere il freno ancora a lungo. Del resto, è costato poco un anno e mezzo fa proprio perché avrebbe dovuto integrare il gruppo senza stravolgere determinati equilibri. Inoltre, Giac a Napoli è arrivato in un momento della carriera particolare e dopo aver dato l’anima per la Nazionale. Nessuno si aspettava di vederlo spesso titolare, al contrario di Nikola Maksimovic che pertutti è ormai «mister 26 milioni». Il difensore più costoso della storia del Napoli ha dovuto prima imparare i meccanismi della linea di Sarri, poi combattere con qualche acciacco di troppo ed ora deve lottare con una concorrenza di altissimo livello. Questo doveva essere l’anno del suo riscatto, ma con uno come Chiriches davanti diventa difficile pensare di sostituire Albiol o Koulibaly ed infatti Maksimovic (che sta risolvendo in questi giorni un problema al ginoc­chio) ha giocato solo quando il rumeno era infortunato.

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