Intrigano molto entrambi, ma per loro ci vorrà ancora un po’ di pazienza. Marko Rog ed Adam Ounas non smettono mai di scalpitare (il croato sicuramente da più tempo): vorrebbero giocare più spesso e spaccare il mondo, o meglio, le partite; vorrebbero di certo più occasioni per poter dimostrare di essere pronti. In grado cioè d’assicurare un apporto finalmente continuativo ed a livelli elevati. Ma la questione non è poi così semplice. In quella zona del campo, fra la mediana e l’esterno (prevalentemente a destra), c’è una sorta d’imbuto dal quale riescono ad emergere solo quelli che si sono conquistati i galloni sul campo, con l’esperienza e la fiducia incondizionata del tecnico. Non una cosa di per sé semplicissima. Ci sono Callejon, Allan e poi Zielinski, che continuano ad andare mille e più, con il tecnico che, dal canto suo, seguita a riproporre il gioco di queste tre “carte”. Corre però l’obbligo d’una premessa: sia Rog che Ounas (42 anni in due) di tempo ne avranno davvero tanto per provare ad imporsi, sotto le direttive e con la benedizione d’un tecnico che fondamentalmente crede parecchio in loro. Ancora acerbi per certi versi (soprattutto l’ultimo arrivato), ma entrambi di gran prospettiva.
Fonte: CdS