A comandare la graduatoria di chi ha giocato di più è Lorenzo Insigne. Il Magnifico, comprese le sfide dello scorso torneo,
non si ferma da una vita. In questa stagione ha collezionato già 1533 minuti. Una vita se si va a dare uno sguardo ai bomber delle altre squadre. Addirittura ha superato di poco Messi che nel Barcellona non viene mai sostituito. Subito a ruota c’è Callejon (1486) un poco più giù Mertens (1461). Praticamente i tre piccoletti sono stati in campo per il 93.1% del monte minuti. Un record non da poco per i diretti interessati.Anche in virtù della differenza che c’è con gli altri che sono in rosacon lo stesso ruolo. Milik, per ovvie ragioni, si è fermato a quota 195.Ounas ne ha collezionati 77, Giaccherini 60. Impressionante, quindi, il distacco dagli altri. Ma senza i magnifici tre Sarri non sa stare. Sono loro che gli assicurano il gioco che vuole e soprattutto i gol. Avesse avuto delle alternative vere non avrebbe perso tempo. Sicuramente Giaccherini è all’altezza ma senza Insigne e Callejon diventa difficile pensare al suo modus tattico. I due sono entrati talmente nella parte che assicurano, oltre all’aspetto offensivo, anche quello difensivo. È naturale, però, che per valutare un giocatore bisogna vederlo in campo. Giaccherini è al suo secondo anno in azzurro e proprio non riesce a dimostrare il suo valore. Ci vorrebbe continuità. Da esprimere soprattutto contro formazioni provinciali. Per quanto riguarda Ounas il tecnico sta aspettando il momento giusto. È acerbo secondo il toscano e buttarlo nella mischia da subito sarebbe un azzardo. Lo sta provando e riprovando a gara in corso e anche in questa settimana di sosta è il giocatore sul quale ci sono i fari puntati addosso. Adesso bisogna capire se quando arriverà gennaio ci sarà l’arrivo di Inglese o meno. Ma conoscendo i tempi di Sarri il puntero del Chievo rischia di fare la fine di Pavoletti. La situazione è delicata. Intanto alla ripresa contro il Milan inutile pensare ad un Napoli senza quei tre. E pure contro lo Shakhtar in Champions ci saranno sempre loro. Fonte: Il Roma