Ma chi si nasconde dietro quella porta? Le sagome, accavallate, formano un’ombra lunga ma alle spalle di Pepe Reina, che «scadrà» il 30 giugno prossimo, ci sono profili tra loro diversi eppure analoghi, almeno nell’anno di nascita: la classe del ‘92 domina la scena, perché il Napoli vuole un erede che sia di talento e di prospettiva ed i ventisei anni (nell’estate prossima) paiono il giusto compromesso. L’elenco è nutrito e magari si potrà anche arricchire, però intanto si comincia da loro: da Mattia Perin, ritenuto da Giuntoli di sicurezza rilevante e ora da verificare soltanto fisicamente, essendo comunque reduce da un infortunio che l’ha comunque già restituito al campo; da Geronimo Rulli, che era in vantaggio rispetto agli altri e che però ha bruciato qualche bonus, ma che resta un interprete moderno, nonostante qualche pausa con la Real Sociedad; da Bernd Leno, un’esperienza internazionale rilevante da Bundesliga e Champions, quanto basta per lasciarlo nella terna dei favoriti.
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Poi c’è altro: c’è Rui Patricio, ad esempio, che ha qualche annetto in più (30 a marzo) ma che nel proprio curriculum vitae inserisce le stagioni con lo Sporting Lisbona e l’Europeo con il Portogallo. Scusate se è poco. Il Napoli studia ovunque, dagli altissimi piani a quelli intermedi: a Giuntoli non dispiace Boris Radunovic (21) che l’Atalanta ha mandato in prestito alla Salernitana e del quale si è discusso già nell’estate scorsa; è stato a lungo monitorato Vodisek (19) dell’Olimpia Lubiana, ma questo giro d’orizzonte ha prospettive più ampie, perché immediatamente servirà altro. La successione di Pepe Reina è un peso enorme ed ha bisogno d’immediata sicurezza.
Fonte: CdS