Il Mattino – La delusione degli emigranti napoletani per “colpa” di Ventura
C’è un po’ di Napoli anche a Stoccolma. Ed è una Napoli che pulsa, si fa sentire e sopratutto sostiene gli azzurri. Intesi come quelli che questa stasera scenderanno in campo contro la Svezia per giocarsi la gara di andata del playoff che conduce al Mondiale in Russia, ma intesi anche come quelli che ogni settimana sono guidati da Maurizio Sarri alla conquista del campionato di serie A.
Per trovare la vera pizza napoletana basta salire all’ultimo piano del centro commerciale Ahlens – ovvero dove quest’estate c’è stato l’attentato terroristico che ha scosso la Svezia – e prendere posto da «Pane fresco». Il forno rigorosamente a legna è gestito da Michelangelo Russo (responsabile della pizzeria) e Stefano Prota, pizzaiolo napoletano trapiantato in Svezia da quasi due anni. «Per me l’appuntamento settimanale con il Napoli in tv è fisso», racconta Stefano che con gli orari della pizzeria riesce sempre a tornare a casa in tempo per assistere alla partita della sua squadra del cuore. «In realtà mi perdo solo i match che si giocano la domenica alle 15 perché è l’orario in cui sono qui a lavoro».
Da buon napoletano il suo idolo è Insigne, ed è per questo che ha esultato quando dal sorteggio del playoff è venuta fuori la sfida tra Italia e Svezia. «Purtroppo oggi non riuscirò ad essere allo stadio perché non sono riuscito a trovare il biglietto, ma mi sarebbe piaciuto molto vedere giocare Insigne con la maglia della Nazionale». Stefano esclude, infatti, che Ventura possa fare a meno del napoletano. «Mi auguro che giochi dall’inizio perché è il più forte di tutti». Seppure questa volta non potrà assistere ad una gara di Insigne dal vivo, Stefano aspetta il suo prossimo ritorno in città per correre al San Paolo. «Per anni ho avuto l’abbonamento e non mi sono mai fatto mancare almeno un paio di trasferte a stagione».
Nell’area bar del ristorante c’è anche un altro napoletano doc, Jonathan Zambrano. Lui oggi allo stadio ci sarà e non mette neanche in discussione la possibilità di non vedere Insigne titolare. «Per me sarebbe come aver buttato 50 euro. Credo che ci siano pochi giocatori in giro con il suo talento e l’Italia ne ha un gran bisogno». Per assistere alla gara ha preso addirittura un giorno di ferie dal lavoro. «Ho due figli da mantenere, ma un’occasione del genere non potevo lasciarmela sfuggire: ecco perché spero che l’Italia mi regali questa grande emozione, magari anche con un gol del nostro Lorenzo».
La Redazione