Il primato in classifica è lì, a certificare l’evoluzione di questo Napoli.
Crescita che rientra nel progetto avviato da Aurelio De Laurentiis quando ha deciso di affidare la panchina a Sarri. Con lui, il Napoli ha ottenuto un secondo e terzo posto e da due anni partecipa
alla Champions League, un evento che non si era mai verificato prima nella storia del club.
Il lavoro e le intuizioni dell’allenatore sono servite per la definitiva consacrazione di Insigne e per la metamorfosi di Dries Mertens che da esterno sinistro è stato trasformato in centravanti puro: oggi, il nazionale belga è uno dei goleador più continui del nostro campionato. Così come
passa anche per il suo lavoro la crescita di Jorginho e di giovani come Zielinski, Rog e Diawara. Il pareggio contro il Chievo, tuttavia, ha generato un po’ di delusione nell’ambiente, non tanto per i due punti persi, quanto per il salto in avanti della Juve che, adesso, è a un solo punto. Ma il
primo dicembre è alle porte.
La Gazzetta dello Sport