Stamane durante Si Gonfia la Rete, in onda su Radio CRC è intervenuto Pierluigi Pardo di Premium Sport. Ecco quanto riportato da ilnapolionline.com:
“Juve e Roma hanno rose molto profonde del Napoli. Sarri sicuramente fa meno rotazioni rispetto ad Allegri e Di Francesco. Non è un errore quello di Sarri, tutt’altro. Manca la controprova, perché non sempre il turnover è qualcosa di positivo. E’ difficile dare una risposta definitiva a questo tema. Il Napoli ha fuori anche due giocatori di un certo livello. Milik sarebbe partito titolare in tante partite e la sua assenza pesa tantissimo nelle rotazioni del reparto offensivo. A centrocampo il Napoli ha una rosa profonda e lì ci sono delle gerarchie sfumate e ballottaggi continui. Zielinski e Diawara sono due titolari e spesso li si vede in campo dal primo minuto. In difesa gli uomini girano, però, l’infortunio di Ghoulam anche qui va a complicare di molto le cose.
Il Napoli ha fatto il preliminare, quindi non dimentichiamo che la preparazione azzurra è stata diversa e provante rispetto alle altre big del campionato. Eppure io non vedo nulla di patologico, anzi. Il Napoli è in testa alla classifica e che è partita in maniera molto brillante. Adesso sicuramente c’è un piccolo calo, ma mi sembra abbastanza fisiologico per poter dare la colpa a qualcuno. E’ chiaro che nel corso della stagione, le assenze di Milik e Ghoulam peseranno e non poco. Il Napoli è stato molto sfortunato in questo, ma non c’è nulla di misterioso o di oscuro che ostacoli questa squadra.
Insigne è un grandissimo calciatore e serve alla Nazionale. E’ uno dei migliori elementi del nostro movimento ed è il dieci della nazionale italiana. E’ vero pure, che nel 3-5-2 di Ventura troverebbe poco spazio e che in una doppia sfida del genere, l’Italia non ha bisogno di fare cose clamorose, ma semplicemente di rimanere compatta e passare il turno. Certo, se Zaza non dovesse farcela, Insigne può giocare tranquillamente nei due d’attacco. In queste partite bisogna seguire i senatorie e lì dietro, arriva l’input di giocare a tre, massimizzando il rendimento del nostro reparto difensivo che sarà cruciale in questo spareggio. L’esclusione di Insigne non è dovuta ad una ripicca o ad un’antipatia, ma da una motivazione tattica ben precisa. Jorginho? E’ un ottimo giocatore e sono contentissimo di vederlo in Nazionale. Mi auguro che la sua convocazione non sia stata una convocazione politica. Qualifichiamoci al Mondiale, poi avremo tempo per polemizzare di certe cose”.