Il monarca spagnolo del gol in Italia si chiama José Maria Callejon, cinquantadue reti in campionato (e altre diciassette sparsi nelle varie coppe) un timbro di fedeltà ch’è racchiuso nel suo curriculum vitae partenopeo (in cinque stagioni ha saltato soltanto due gare in serie A), un trasformista nato che Rafa Benitez volle subito, non appena si impossessò della panchina, per la modica cifra di otto milioni e ottocento mila euro, ritenuti poi nel tempo «santi e benedetti» da chiunque abbia spazzato via quella diffidenza, quel ghigno, emerso nel giorno della presentazione, quando l’allenatore chiese pubblicamente e ufficialmente al suo «pupillo» di segnare subito almeno venti gol. «E vedrete che ce la farà». Missione compiuta, immediatamente, perché a certe richieste è impossibile sottrarsi, però Callejon, quasi ignaro delle sue imprese, s’è spinto oltre, ha spostato dal podio, lassù in cima, Luisito Suarez, il calcio nella sua espressione nobilissima degli anni 60, stella dell’Inter di Helenio Herrera ma ancor prima del Barcellona, lo spagnolo più prolifico in Italia prima che spuntasse un madridista in salsa napoletana e si prendesse la corona. Fonte: CdS