Per il Napoli non è mai una “bella” sosta. Anzi, per Maurizio Sarri oltre a non servire a niente è perfino dannosa. Perché effettivamente il tecnico azzurro Maurizio Sarri perderà ben 13 giocatori. In giro per l’Europa, chiamati a giocare (nella peggiore delle ipotesi) due partite. Insomma, il meglio della rosa del Napoli non potrà riposare. Eppure all’orizzonte c’è un ultimo blocco di campionato che bisognerà di nuovo affrontare con il naso tappato. E “di mezzo” altre due gare di Champions League, di cui la prima cruciale contro lo Shakhtar. Quindi poco tempo per riposare e una stagione che spinge e che ripartirà con una grande intensità. Tra novembre (togliendo ovviamente City e Chievo) e i primi dieci giorni di dicembre ci sono ben sei partite da giocare. Quattro di campionato e due di Champions League. Un ciclo difficile, che il Napoli dovrà affrontare con un piglio diverso dalla squadra poco brillante vista nella partita contro il Chievo. Vero che il City ha prosciugato energie, ma alla ripresa si giocherà contro il Milan e servirà la vittoria. Sei partite in un mese sono decisamente tante. E Sarri lo sa bene. Cinque squadre collaudate e agguerrite che, in una corsa mai così avvincente per lo scudetto, si giocheranno tanto negli otto impegni tra la ripresa della serie A dopo gli spareggi azzurri e la pausa invernale dopo l’Epifania, l’Inter ne avrà due in meno non partecipando alle coppe europee.
Fonte: Il Roma