Il problema è tutto qui, nelle alternative. È ufficiale, adesso, che Sarri non si fida del materiale che ha in panchina.
Almeno in partenza, non lo prende nemmeno in considerazione. Gli infortuni di Milik e Ghoulam gli hanno complicato ancor di più i piani.
L’assenza dell’attaccante polacco si avverte più del dovuto, soprattutto a partita in corso, quando magari c’è bisogno di maggiore fisicità nell’area avversaria. Come al Bentegodi, per intenderci. Con Milik, Sarri s’è spinto pure a cambiare modulo, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1, un’opportunità impraticabile, al momento, perché non c’è un centravanti di riserva e perché Giaccherini e Ounas sono due esterni che, fin qui, hanno sommato un minutaggio inferiore ai 100 minuti.
Con l’arrivo di Inglese a gennaio, qualcosa potrebbe cambiare anche se la storia recente racconta
che gli acquisti invernali non sono mai stati utili alla causa.
La Gazzetta dello Sport