Forza mentale e sfrontatezza: due doti necessarie se tra la prima partita con il Napoli e l’esordio da titolare in maglia azzurra trascorre tanto tempo.
Gigi Sepe non difendeva i pali del Napoli da quando, neppure diciottenne, era stato chiamato il 28 gennaio 2009 a sostituire Gianello a Firenze. In panchina c’era Reja e Sepe si era fatto nota-
re nella Primavera allenata da Ivan Faustino al pari di Lorenzo Insigne.
L’esordio in A sembrava dovesse preludere a una carriera sfavillante in virtù delle qualità di
questo ragazzo di Torre del Greco che ora vuole riprendersi il futuro. Contro il Chievo ha giocato con disarmante serenità: attento sul pallonetto di Radovanovic, bravo nel rilanciare per i
compagni quasi fosse Reina.
La Gazzetta dello Sport
Foto SSCN