Tanto possesso palla, poca concretezza: potrebbe sintetizzarsi così il pareggio del Napoli al Bentegodi.
Il secondo, dopo quello ottenuto contro l’Inter, e ancora uno 0-0 che spiega bene la poca reattività del tridente offensivo sotto porta. Quella contro il Chievo può essere considerata la prestazione meno brillante del collettivo napoletano, apparso stanco e poco incisivo. Probabilmente, la squadra ha pagato il dispendio di energie profuse nel mercoledì di Champions League. Quando ha provato a tenere testa al Manchester City. Uno sforzo che non è servito, però, a evitare la sconfitta. E il calo fisico s’è visto in maniera evidente proprio ieri pomeriggio.
L’atteggiamento del Chievo è stato molto determinato, la squadra di Maran ha concesso poco o niente alle ambizioni degli avversari. Sorrentino non ha dovuto compiere prodigi, s’è limitato alla normale amministrazione, supportato dall’ottimo lavoro svolto dall’intero collettivo.
Quello del mercato è un argomento che presto in società dovranno affrontare, perché l’organico ha bisogno di alternative altrettanto importanti rispetto ai titolari.
Il turnover ristretto a cui ricorre, di tanto in tanto, l’allenatore può essere indicativo di una sua valutazione dei panchinari non soddisfacente. In attacco, non ci sono alternative a Milik. Mentre a sinistra si dovrà puntare su Mario Rui che, ieri, non ha demeritato.
La Gazzetta dello Sport