L’Oscar dei cambi di ruolo va a Carletto Mazzone

Dopo aver ricordato come un discreto attaccante di fascia del Perugia, Salvatore Bagni, diventò un formidabile interdittore prima all’Inter con Rino Marchesi e poi al Napoli con Ottavio Bianchi, ci sentiamo di assegnare l’oscar in materia a Carlo Mazzone, che nel 2001 a Brescia non volle arrendersi all’impossibile coesistenza sulla trequarti di Roberto Baggio e Andrea Pirlo. Chiese allora al più giovane di arretrare davanti alla difesa, dove avrebbe potuto organizzare il gioco della squadra sino alla zona in cui sarebbe entrato in azione Baggino. Nacque così un sodalizio da sogno, e un fuoriclasse capace di segnare la storia del calcio italiano dei 15 anni successivi. Certo, Ancelotti al Milan rifinì quell’intuizione, ma la scintilla era stata di un altro grande Carletto.

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