Ci si mette anche il calendario ad infierire sul Benevento. Lazio e Juventus, di questi tempi, sono avversarie che possono essere definite impossibili, non solo per una squadra come quella giallorossa. Sono anche partite però in cui la strega ha ben poco da perdere. La Lazio fuori casa ha finora fatto percorso netto, andando a violare persino l’Allianz Stadium: il Benevento dovrà solo metterci tutto i
l coraggio di cui è in possesso e provare a sovvertire un pronostico che lo vede sicuro perdente (i bookmaker pagano a 11 una vittoria giallorossa, a 5,50 un pareggio).
Sfida inedita in campionato, come tante per i giallorossi. Un solo precedente in Coppa Italia il 23 agosto del 2008 con un perentorio 5 a 1 delle aquile nelle cui fila militava anche Pasquale Foggia, oggi responsabile del settore giovanile giallorosso e indicato da molti come prossimo diesse della squadra sannita. Partita di cartello che richiama ancora la folla delle grandi occasioni al Vigorito anche se si va in campo all’ora di pranzo. Non mancano motivi che fanno di questa sfida un incontro del tutto particolare, a cominciare dagli ottimi rapporti tra i due presidenti, Vigorito e Lotito, per andare alla presenza in campo nelle file giallorosse di due giocatori che sono ancora di proprietà della Lazio, come Cataldi e Lombardi, fino al confronto tra i due allenatori più giovani della massima serie Simone Inzaghi (41) e Roberto De Zerbi (38). La carica del nuovo tecnico giallorosso farà il paio con la voglia di rivincita di Danilo Cataldi, che, nonostante la giovane età, della Lazio è stato addirittura capitano. I tifosi biancocelesti lo avevano ribattezzato “capitan futuro”, come lo era stato De Rossi per la Roma, avevano riposto in lui tutte le speranze di avere in casa una bandiera che facesse volare sempre più in alto l’Aquila. Fino agli screzi dello scorso campionato, quando in prestito al Genoa, il buon Danilo esultò a un gol dei rossoblu contro la Lazio, scatenando le ire dei suoi ex tifosi. La sua presenza in campo nelle file giallorosse darà un po’ di pepe in più a questo “testacoda” che il Benevento vuole giocare senza pensieri e alla garibaldina.Corriere dello Sport