Pavoletti ai microfoni della Gazzetta ha spazio anche per il Napoli:
«Vedo il Napoli e… No, non muoio (di invidia). Penso: che spettacolo. Zero rancori: ci abbiamo provato, magari ci si poteva provare un po’ di più, ma per una volta non ho preso il treno giusto. E’ mancato l’incastro: appena arrivato potevo giocare ma non ero io, poi fra Mertens e Milik è mancato lo spazio e poi… Ma sì, poi lì ero un po’ un pesce fuor d’acqua: tempi di gioco, velocità e forse tecnica non per me, non era il gioco per valorizzare le mie caratteristiche. Ma si è valorizzato il calciatore ho imparato il coraggio di provare certe cose, la gestione delle pressioni e l’uomo: capisci cosa ti dà Napoli solo se la vivi».