P er capire meglio le qualità umane di Cristian Bucchi basterà osservare come verrà accolto domani da chi ha condiviso con lui l’esperienza napoletana. Magazzinieri e componenti dello staff medico lo saluteranno con affetto perché Bucchi si è fatto voler bene e non ha mai perso il sorriso nonostante in maglia azzurra abbia deluso. Correva l’anno 2006 quando Pier Paolo Marino decise di puntare su di lui, fresco capocannoniere della B col Modena, per dare la scalata alla Serie A. Cinque anni di contratto, ingaggio importante per la categoria e l’investitura di uomo-copertina di una squadra destinata – allora come oggi – a lottare peril vertice con la Juve, anche se in seconda serie.
MODULO.Bucchi in maglia azzurra segnò 8 reti in una stagione che si concluse, il 10 giugno 2007, con la promozione in Serie A della squadra guidata da Edy Reja. Corsi e ricorsi: il passaggio al 3-5-2 da parte del tecnico goriziano fu decisivo per far svoltare il Napoli, con lo stesso modulo Bucchi ha provato a dare la scossa al suo Sassuolo in questo avvio di campionato. Aveva tra i suoi compagni in azzurro Paolo Cannavaro, che domani tornerà per l’ennesima volta a casa (è nato alla Loggetta,adue passi dal San Paolo). Durante un ritiro estivo, inoltre, ha incrociato Hamsik che è arrivato in azzurro prima che lui cominciasse a girovagare in prestito (a partire da Siena nel 2007-2008). Marek a Napoli ha messo radici, Cristian ci è sempre tornato volentieri anche per qualche comparsata nelle tv locali. Domani per la prima volta lo farà da allenatore e sarà, comunque vada, una giornata da ricordare.
Fonte: gasport