ESCLUSIVA – G. Francini: “Il patto scudetto? C’è una gara che la squadra ha capito realmente quanto vale”
Il Napoli dopo 10 giornate è da solo in testa alla classifica con numeri già impressionanti tra gare al San Paolo e in trasferta. Si tratta non solo di convinzione ma anche di forza di volontà da parte della squadra per lottare per il vertice. Di questo, ma anche del momento di Mertens e delle prossime sfide ne parliamo con l’ex terzino azzurro Giovanni Francini attraverso l’intervista fatta da “ilnapolionline.com”.
Al momento il Napoli ha vinto le prime sei trasferta stagionali, numeri davvero impressionanti. Te lo aspettavi? “Mi aspettavo che la squadra potesse far bene, visto che ha confermato in blocco la rosa della passata stagione. La stessa che aveva chiuso al meglio il campionato scorso, quindi non sono sorpreso del rendimento dei partenopei”.
Tu nel Napoli giocasti nel ruolo di terzino, come giudichi il rendimento di Ghoulam che è davvero straordinario e su Allan. Loro due dove sono migliorati secondo il tuo punto di vista? “Su Ghoulam c’è da dire che aveva fatto bene anche la passata stagione, forse il suo tallone d’Achille era la fase difensiva. Ora invece sta trovando la giusta continuità, grazie al mister che ci ha lavorato molto ed ora è diventato davvero completo a tratti devastante. Allan? Uno pensava che già aveva fatto vedere il massimo nelle prime due stagioni, invece sta sorprendendo per la sua continuità. Forse la passata stagione ha patito alcuni problemi muscolari, mentre in questo momento sembra davvero un altro giocatore, più forza fisica, insomma un giocatore ritrovato”.
Anche quest’anno Mertens è partito alla grande, realizzate già nove reti e alcune di pregevoli fattura. E dovessi scegliere la rete a Roma con la Lazio e la doppietta di Genova, qual è quello che ti ha più colpito di più? “Per com’è stato confezionato, direi il secondo fatto con il Genoa. Lo stop volante, per come il belga ha messo giù la palla in maniera perfetta e infine il modo di calciare la palla, tutto davvero straordinario. Senza dimenticare che il calciatore era marcato da vicino dal difensore è riuscito a fare tutto con una facilità disarmante. Ma se uno vede le reti di Mertens sono sempre di pregevole fattura e mi auguro che possa proseguire su questa strada, ma devo essere sincero quello che gli vedo fare è difficile che altri calciatori della serie A possono eguagliare. Penso che se un ragazzo come il belga li ripete significa che ce l’ha dentro il talento e non solo”.
Prima della doppia sfida con il Nizza si è parlato del patto scudetto tra i giocatori. Anche negli anni ’90 c’era questa sorta di coesione per arrivare allo scudetto? “Più che patto scudetto, parlerei di convinzione da parte dei calciatori, questo credo che sia più verosimile. All’inizio ti basi tutto sulla forza tecnica che hai. Io penso che la svolta per la squadra è arrivata dopo la sfida di ritorno contro il Real Madrid, lì in quella partita il Napoli dimostrò di potersela giocare alla pari contro i più forti al mondo ed ora sono più consci delle loro possibilità. Senza dimenticare la doppia gara con la Juventus dove anche in quella circostanza gli azzurri mostrarono le loro potenzialità e ora sono più convinti delle loro potenzialità per lottare per il tricolore”.
Domani al San Paolo arriva il Sassuolo di Cristian Bucchi. Ti aspetti ancora turnover come a Marassi e quali sono le insidie di questa sfida? “Qualche cambio è inevitabile che il mister possa fare visto che l’imminente impegno contro il Manchester City al San Paolo. Io credo che più o meno arriveranno verso le tre varianti per affrontare il Sassuolo. Sulle possibili insidie dico che ormai la squadra sa perfettamente che certe gare non le prende sotto gamba, sono queste le partite che non puoi sottovalutare, perché rischi di lasciare per strada punti preziosi per il tricolore. Sono certo che domani la squadra avrà la voglia di ottenere i tre punti e restare da solo in vetta alla classifica”.
Mercoledì invece arriverà al San Paolo il Manchester City. Secondo te vedremo una squadra più libera mentalmente rispetto alla sfida dell’Etihad e ripetere la sfida con il Real Madrid? “Quando ci sono queste sfide non c’è bisogno di caricarle a livello ambientale, perché le motivazioni arrivano da sole. Il Napoli assieme all’undici di Guardiola esprimono il gioco più bello che si vede in ambito europeo, perciò mi aspetto una bella partita come quella vista in Inghilterra. Il Napoli può fare la sua gara, dovrà certamente non ripetere la mezz’ora dell’andata e se dovesse avere la giusta continuità nessun risultato gli è precluso”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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