Eccoli: i centomila del San Paolo. La notte di Sarri e Guardiola

Sarà la notte di Pep Guardiola contro Sarri.

Ma cosa rappresentano, nel San Paolo, duecentotrentasette spettatori? E’ un pugno di seggiole, praticamente una nicchia piccolissima: è, in realtà, la forbice che separa l’ultima volta con l’Inter (47.763) da una soglia fatidica, quella dei cinquantamila, che vacilla ancora e seriamente, mentre Napoli s’avvia allo stadio per una quattro giorni da non perdere. E’ il primo passo, direzione Fuorigrotta, d’una onda che non può più essere definita anomala, perché ormai siamo quasi alla «normalità» (tranne per l’eccezione con l’Atalanta: 35.102): 49.324 contro il Nizza, il sedici agosto e mica in un giorno qualsiasi; poi ancora 49.137 contro il Benevento; e 42.813 con il Cagliari.

Il resto lo farà il richiamo della Champions League, quello di «Partite» che restano intatte con il loro fascino anche nella coscienza sportiva: contro il Feyenoord non fu granché (22.577 spettatori, il minimo storico) ma questa è un’altra storia, c’è in palio (quasi) la speranza di qualificarsi, c’è il richiamo d’una notte da poster, indimenticabile, perché s’affronteranno squadre che inseguono il risultato innanzitutto allo spettacolo.

Fonte: CdS

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