CdS – Insigne: un ercole, un titano. Una specie di uomo di ferro con il piede di velluto

Buon compleanno e altre 53 di queste splendide fatiche, Lorenzo Insigne. Un Ercole. Un titano. Una specie di uomo di ferro con il piede di velluto che dal 26 ottobre 2016, e dunque da un anno fa preciso ieri, ha sempre giocato e sempre dal primo minuto. 53 partite messe in fila tra campionato e coppe. Dunque l’insostenibile leggerezza dell’essere Insigne: perché se alla cinquantatreesima consecutiva ha percorso quasi dodici chilometri (11.734) in novanta minuti, allora significa che la fatica proprio non riesce ad accusarla. Le statistiche ribadiscono ancora una volta quanto unico nel suo genere sia questo giocatore: un numero 10 che lavora, corre e difende come un mediano e a tratti come un vecchio terzino di fascia. La sua ultima esclusione dall’ undici titolare risale alla trasferta di Crotone della stagione precedente: 23 ottobre 2016. 25 gol in totale dalla partita del Friuli con l’Udinese del 19 novembre 2016, di cui 21 in campionato, 3 in Champions (uno nel play off) e uno in Coppa Italia. Tra il Napoli e Insigne c’è stata anche un po’ di Nazionale, però probabilmente la gioia più grande di tutto questo periodo risale al 15 febbraio: il gol del momentaneo vantaggio azzurro realizzato con un tocco da fenomeno al Bernabeu con il Real. Cose che si sognano da ragazzini. E ora? Tutto molto semplice: domenica scenderà in campo dal primo minuto al San Paolo con il Sassuolo. E’ in atto la missione scudetto: è questo l’obiettivo stagionale di Insigne, della squadra e di un’intera città. E’ questo il grande traguardo. A Marassi, dopo il pareggio con l’Inter senza gol, il Napoli ha ripreso a marciare da corazzata e ritrovato la sua straripante potenza offensiva, sfatando anche un altro tabù. Un po’ quello che bisognerà fare con gli emiliani, costati 4 punti un campionato fa: una macchia da cancellare.

 

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