Con la cura Spalletti l’Inter ha ritrovato le sfere altissime della classifica dopo anni di delusioni seguite al Triplete del 2010 con Mourinho. La squadra nerazzurra è imbattuta come il Napoli, ha vinto otto volte e pareggiato due, al San Paolo e a Bologna. Gioco ritrovato, solidità difensiva (sette reti al passivo come il Napoli) e un super Icardi che viaggia a suon di gol. «La nostra posizione in classifica non è frutto della fortuna, ma del lavoro di questa estate», dice l’argentino, sempre più leader dell’Inter. I nerazzurri di questo inizio stagione sono da record: solo tre volte è successo in precedenza, nel 1952-’53, nel 1988-89 e nel 1997-98. Decisivi gli innesti a centrocampo di Vecino, partner di Gagliardini davanti alla difesa, e di Borja Valero tra i tre alle spalle dell’unica punta Icardi. Nella linea a quattro decisivo è stato l’inserimento dello slovacco Skriniar, compagno di nazionale slovacca di Hamsik, l’anno scorso alla Sampdoria. Decisiva soprattutto la mano di Spalletti, il tecnico che appena arrivato all’Inter è riuscito a imprimere subito le sue idee: squadra compatta, corta, brava a pressare e a proporsi in attacco a tutta velocità.
Fonte: Il Mattino