Attacco azzurro – di A. Tullio: “Capolavori d’altri tempi”

L’attacco – Mertens. Ne fa due e mezzo. Un capolavoro quello stop di suola che ci riporta indietro nel tempo. Perin non può farci niente. Neanche sulla punizione, d’altri tempi e di altri piedi. Dries Mertens in una sola notte si riprende il Napoli ed i suoi goal che naturalmente gli appartengono. Centravanti puro, vero, pochi centrimetri raccontano un mondo dove la qualità si mescola alla fisicità e nel quale la singolarità è messa a dispozione del collettivo. Mertens è il Napoli. La squadra azzurra gli gira intorno non come comprimaria ma come protagonista. I minuti che scorrono raccontano di Insigne che lavora puntualmente sulla catena di sinistra e smista palloni ovunque, così come di Callejon che mantiene il baricentro azzurro puntuale a destra. Lo sbocco è garantito da quella parte ed il terzino avversario deve giocare una partita diversa dal resto dei compagni. E’ l’attacco figlio di un Napoli che sa divertire senza più sorprendere perché fa della spettacolarità la sua normale condizione. E’ in questa frase la straordinarietà del progetto di Sarri che elude ogni tentativo vano di rincorsa al primo posto degli avversari. Attacco atomico è solo l’iceberg di un progetto che parte da lontano. Il Napoli conserva il primo posto.

a cura di Alessandro Tullio

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