Qualche anno fa si parlava di sette sorelle. Adesso sono cinque. Le prime cinque. Sono ricche, sono incollate, hanno trasformato la loro classifica in una casta. Lontana dal resto del campionato. Napoli, Inter, Juventus, Lazio e Roma, hanno fatto 110 punti in 9 giornate di campionato. Da quando la vittoria vale 3 punti, stagione ’94-95, non era mai successo. Una forbice notevole con le seconde linee, un distacco abissale con la parte bassa della classifica. In 3 punti si battono le prime quattro, il Napoli con 25, l’Inter con 23, la Lazio e la Juventus con 22. Decidono gli scontri diretti. E’ bastato che Napoli e Inter pareggiassero al San Paolo per consentire a Lazio e Juve di accorciare subito e ricompattare il club delle prime cinque. Il campionato risulta essere entusiasmante perché la straordinaria ricchezza del vertice segna una notevole serie di differenze di gioco. Fino all’anno scorso, c’era una sola spaccatura netta: la forza della Juve e la bellezza del Napoli, e la forza aveva sempre avuto il sopravvento. Quest’anno soltanto il Napoli è rimasto fedele a se stesso, ai suoi principi, al suo modo di esprimersi. Intorno alla capolista, le squadre hanno mutato i connotati. Per esempio, l’esattezza tecnica degli azzurri deve confrontarsi anche con la durezza dell’Inter e, come si è visto al primo impatto, non è bastata per vincere. E poi la rarità tattica della Lazio, l’equilibrio della Roma, il cambiamento della Juve. Non sarà una stagione come le altre.
