Crisi Primavera, l’analisi degli esperti

Azzurrini in fondo alla classifica

Il Napoli Primavera, nel giorno dell’esordio di Beoni in panca, ha subito una sonora sconfitta, 1-4, ad opera dei pari età della Juventus di Dal Canto. Il Roma ha analizzato il momento degli azzurrini, con l’ausilio di tre esperti. A partire da Gianni Improta, cresciuto proprio nel settore giovanile del Napoli: «I settori giovanili devono crescere calciatori, sfornare talenti e  farli arrivare in prima squadra». 7 sconfitte in 10 partite ufficiali per la Primavera confermano il trend degli ultimi anni, ovvero che gli azzurrini non sono mai stati un fiore all’occhiello nel corso della presidenza De Laurentiis. Rischiando, ora, persino di retrocedere in Primavera 2. Carmine Tascone, quindi, dichiara: «Non è colpa del povero Saurini, e nemmeno del nuovo allenatore Beoni, che non possono avere la bacchetta magica. Il progetto  purtroppo è quello, non si spende a sufficienza.  Al grande dirigente De Laurentiis queste cose non interessano. Pensa ad altro. Dobbiamo dargli atto sicuramente per la prima squadra, ma mai per il settore giovanile. Mancano investimenti anche per le strutture adibite al settore giovanile». Rivellino, ex responsabile del settore giovanile azzurro, aggiunge: «Bisognerebbe capire quali sono i traguardi che si vogliono raggiungere: partecipare al campionato o far esplodere qualche talento? In molti purtroppo fanno la Primavera soltanto perché obbligati  dalla Federazione e questo è una grande stupidaggine. Bisognerebbe avere per ogni reparto della rosa della Primavera almeno un giocatore che può puntare ad esordire anche in prima squadra. Grava è competente, ma se non ci sono i mezzi, le attrezzature e quindi gli investimenti, non si può fare niente. Questa Primavera probabilmente non è al livello delle altre dal punto di vista della qualità, c’è una carenza tecnica».

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