Ha vinto la difesa dell’Inter: il punto premia più Spalletti che il Napoli, che ha pagato le fatiche del City.
I nerazzurri, sia chiaro, non hanno rubato nulla. Hanno dato dimostrazione di solidità e praticità. Ma la squadra di Sarri ha ancora qualcosa in più, quel qualcosa che nell’arco di una stagione fa alla fine la differenza. Spalletti ha dato all’Inter un’organizzazione che non aveva da tempo. Da Mancini, che nel 2015 rimase a lungo in testa nel girone d’andata. ma per lo scudetto a questa Inter mancano quei top player individuati sul mercato (Vidal e Sanchez per esempio) ma che poi non sono arrivati. Per il Napoli il pari cambia poco. Meglio per Sarri fermarsi con l’Inter, che scivolando con una squadra inferiore. Semmai sia il City che ieri sera l’Inter hanno sottolineato un dato: la panchina del Napoli non è all’altezza dei titolari. Difficile fare a meno di Allan. Difficile Ounas possa valere Insigne adesso. Toccherà alle altre da Champions sfruttare il pari del San Paolo. Per la Juve l’opportunità è d’oro: l’Udinese ha perso quattro delle ultime cinque partite. Anche la Lazio può dare una sforbiciata al distacco dal vertice. Inzaghi ha una squadra brillante, equilibrata con grande qualità in alcuni ruoli chiave: De Vrij, Milinkovic e Immobile. La Roma ha il lavoro più difficile, ma è anche quella più carica. Lo spettacolo dello Stamford Bridge ha riacceso entusiasmo e alimentato la convinzione che la stagione possa offrire moltissimo ai giallorossi. Di Francesco è sicuro che la sfida col Toro possa essere la svolta del campionato. Un’opportunità che il tecnico s’è guadagnato con la serietà e il lavoro.
Fonte: CdS