Gioco spumeggiante e pochi riferimenti per le difese avversarie: ecco il falso nove. Chiedere a Dries Mertens e Francesco, che centravanti proprio non pensavano di diventarlo, ed invece l’hanno fatto a meglio. Sarri ha scoperto Mertens: falso nove dopo l’infortunio di Milik è diventato tra i bomber più prolofici della serie A, un incubo per le difese di mezza Europa. Così era diventato Francesco Totti, che sotto la guida di Spalletti vinse la scarpa d’oro, trasformato in falso
nove del 4-2-3-1 della prima Roma “spallettiana”, vista l’assenza di punte di ruolo (anche in quel caso si fece male Montella). E ancora. In quel 4- 2-3-1 c’era Perrotta: mediano accanto al più tecnico Corini nel Chievo, inventato trequartista con ottimi tempi di inserimento dall’allenatore toscano. E Zielinski, arrivato ad Empoli per sostituire Saponara come giovane trequartista, con Sarri s’è scoperto mezz’ala e se Insigne non dovesse farcela potrebbe essere sperimentato come ala sinistra. Il percorso che fece Martusciello, prima vice di Sarri e oggi di Spalletti. Quando era giocatore era un interdittore fino all’arrivo di Spalletti, che lo fece diventare esterno d’attacco. L’ex allenatore dell’Empoli svelerà al suo mister qualche segreto del gioco di Sarri, ma l’inventore di gioco bagnolese ha sempre armi nuove che neanche Martusciello conosce.
Fonte. Il Roma