CdS – Diawara: è lui il “golden boy” azzurro

Amadou Diawara, 20 anni,  è la storia più bella della notte di Manchester. Proprio come a febbraio fu la storia più bella della notte del Bernabeu. In un migliaio di giorni, il bambino che prima di sbarcare in Italia dalla Guinea non aveva mai fatto colazione in vita sua ha messo in fila una serie di soddisfazioni da bacheca: titolare con il Real due volte nella Champions precedente; titolare, giocatore più giovane delle due squadre e marcatore del Napoli con il City martedì. Su calcio di rigore che lui stesso ha chiesto di calciare a Mertens, confermando che la paura nel suo mondo è poco più di una zanzara. Che personalità. E che gioia: la prima di una carriera destinata a lasciare il segno. Diawara, con i suoi 20 anni compiuti il 17 luglio, magari non avrà la tecnica e i tempi di gioco di Jorginho, però in quanto a esplosività fisica e carattere non è secondo neanche ai veterani. Anzi. A raccontare i fatti è stato proprio il centrocampista azzurro: «Ho deciso io di andare a prendere il pallone da Hamsik: poi, ho chiesto a Mertens di calciare e lui ha accettato». Tutto cominciò con un provino al San Marino, in compagnia solo di una busta di plastica contenente un jeans, una maglietta, un paio di scarpe e lo spazzolino. Esordio il 2 febbraio 2015…e poi? Il 15 febbraio 2017 titolare al Bernabeu a 19 anni. Da un rimborso mensile di 300 euro, più il vitto e l’alloggio, a un ingaggio a cinque zeri. Amadou, nel frattempo, lavora e sorride. Il suo segreto è la fame. E’ la voglia di arrivare: e Diawara, da San Marino all’Etihad, ha dimostrato di non averla mai smarrita.

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