ESCLUSIVA – R. Longega (all. Agsm Verona): “Il derby con il Valpolicella? Da parte del Chievo leggo troppi proclami”
Nelle prime due giornate avete ottenuto 4 punti su 6. Ti ritieni soddisfatto dell’inizio della tua squadra? “Analizzando l’inizio di stagione, sono felice per i punti ottenuti, a metà invece per le prestazioni. Con la Fiorentina c’è stato il rammarico di aver perso due punti, visto che il gol lo abbiamo preso nel finale di partita, potevamo essere a punteggio pieno. Contro il San Zaccaria invece la prestazione non è stata delle migliori, c’è però un aspetto da non sottovalutare. La rosa è stata allestita in poche settimana, perciò quello che fino ad ora le ragazze stanno ottenendo sul campo è già positivo e sul piano fisico non potremo far altro che crescere”.
Il nuovo c.t. dell’Italia femminile è Milena Bertolini, allenatrice che spesso hai affrontato. A tuo avviso quanto può dare al movimento in rosa sulla panchina azzurra? “Premettendo che Antonio Cabrini ha svolto al meglio il suo lavoro come c.t. dell’Italia, c’è da dire che è giusto aver affidato a Milena questo incarico. Allenare la squadra azzurra a mio avviso doveva essere affidato ad una persona che sta da tempo nell’ambiente, come lei, oppure il sotto scritto, lo stesso Fattori, tecnici che stanno nell’ambiente femminile da tempo. possono dare il massimo e quindi complimenti alla Federazione per la scelta fatta con Bertolini, la reputo giusta”.
Che effetto fa per te non avere più in squadra un’icona del movimento femminile come Melania Gabbiadini? “Direi che è una grossa perdita. Io quando arrivai all’Agsm Verona, Melania era già nell’organico, la reputo una ragazza d’oro, un esempio per tutte e credo che la perdita non sia stata solo per noi come Verona ma anche per tutto il movimento in rosa. Noi abbiamo cercato di convincerla a restare per un altro anno ma la scelta l’aveva già presa. Dispiace che non giochi più a calcio, oltre che una professionista seria era un esempio anche per tutte le ragazzine”.
Passando al campionato, l’arrivo del blocco del calcio maschile di Juventus, Empoli, Sassuolo, Atalanta e Chievo Verona, può essere un bene non solo dal punto di vista tecnico ma anche mediatico? “Credo che la presenza del blocco del calcio maschile sia importante, soprattutto dal punto di vista mediatico. Sul fatto tecnico c’è da dire che le ragazze sono sempre quelle che vanno da un club all’altro ad eccezione dell’arrivo di qualche straniera. La Juventus ad esempio ha pescato sul mercato da noi dell’Agsm Verona e dal Brescia. C’è da dire che sul piano strettamente mediatico solo il club bianconero può fare grossi investimenti, gli altri invece non credo che possano avere le stesse possibilità”.
Sulla Champions League, il calcio italiano ha ancora in lizza due nostre squadre come Brescia e Fiorentina. Ci sono stati grossi miglioramenti del nostro movimento anche in campo internazionale? “Indubbiamente sto notando una crescita del nostro calcio in campo internazionale, anche se la storia dice che ad esempio il Verona centrò una semifinale di Champions. Negli anni successivi altre compagini sono arrivate fino ai quarti come il Brescia, quindi ci sono stati passi in avanti. E’ evidente che in una competizione come questa più si va avanti e il rischio di incontrare squadre tedesche, svedesi, francesi meglio attrezzate sul piano fisico e tecnico c’è e non sono facili da battere. Faccio i complimenti a Brescia e Fiorentina per aver superato il turno, ora però contro Wolfsburg e Montpellier sarà ancora più difficile, se dovessero andare avanti sarebbe ancora di più incredibile”.
Dopo la pausa per le nazionali, l’Asgsm Verona sfiderà il Filmauto Valpolicella in un derby davvero importante. Che gara ti aspetti sotto l’aspetto tecnico e tattico? “Per gli impegni delle nazionali, abbiamo sette calciatrici che dovranno mettersi in evidenza ed arriveranno il 25 Ottobre, ma su questo aspetto ci siamo abituati. Per quanto riguarda la sfida dico che per noi è una gara come le altre, forse per il Valpolicella un po’ meno visto che leggo tanti proclami. Noi come sempre puntiamo ad ottenere i tre punti, essendo consci del valore delle nostre avversarie e che hanno in rosa diversi elementi di buon valore tecnico”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
Il campionato di serie A femminile riprenderà tra meno di due settimane visti gli impegni delle nazionali ma le premesse per una stagione entusiasmante ci sono tutte. Crescita non solo dal punto di vista tecnico ma anche maggior visibilità dal punto di vista mediatico, anche per l’arrivo del blocco del calcio maschile con importanti investimenti. Ilnapolionline.com ha intervistato l’allenatore dell’Agsm Verona Renato Longega sul momento della squadra sul movimento in rosa.
Nelle prime due giornate avete ottenuto 4 punti su 6. Ti ritieni soddisfatto dell’inizio della tua squadra? “Analizzando l’inizio di stagione, sono felice per i punti ottenuti, a metà invece per le prestazioni. Con la Fiorentina c’è stato il rammarico di aver perso due punti, visto che il gol lo abbiamo preso nel finale di partita, potevamo essere a punteggio pieno. Contro il San Zaccaria invece la prestazione non è stata delle migliori, c’è però un aspetto da non sottovalutare. La rosa è stata allestita in poche settimana, perciò quello che fino ad ora le ragazze stanno ottenendo sul campo è già positivo e sul piano fisico non potremo far altro che crescere”.
Il nuovo c.t. dell’Italia femminile è Milena Bertolini, allenatrice che spesso hai affrontato. A tuo avviso quanto può dare al movimento in rosa sulla panchina azzurra? “Premettendo che Antonio Cabrini ha svolto al meglio il suo lavoro come c.t. dell’Italia, c’è da dire che è giusto aver affidato a Milena questo incarico. Allenare la squadra azzurra a mio avviso doveva essere affidato ad una persona che sta da tempo nell’ambiente, come lei, oppure il sotto scritto, lo stesso Fattori, tecnici che stanno nell’ambiente femminile da tempo. possono dare il massimo e quindi complimenti alla Federazione per la scelta fatta con Bertolini, la reputo giusta”.
Che effetto fa per te non avere più in squadra un’icona del movimento femminile come Melania Gabbiadini? “Direi che è una grossa perdita. Io quando arrivai all’Agsm Verona, Melania era già nell’organico, la reputo una ragazza d’oro, un esempio per tutte e credo che la perdita non sia stata solo per noi come Verona ma anche per tutto il movimento in rosa. Noi abbiamo cercato di convincerla a restare per un altro anno ma la scelta l’aveva già presa. Dispiace che non giochi più a calcio, oltre che una professionista seria era un esempio anche per tutte le ragazzine”.
Passando al campionato, l’arrivo del blocco del calcio maschile di Juventus, Empoli, Sassuolo, Atalanta e Chievo Verona, può essere un bene non solo dal punto di vista tecnico ma anche mediatico? “Credo che la presenza del blocco del calcio maschile sia importante, soprattutto dal punto di vista mediatico. Sul fatto tecnico c’è da dire che le ragazze sono sempre quelle che vanno da un club all’altro ad eccezione dell’arrivo di qualche straniera. La Juventus ad esempio ha pescato sul mercato da noi dell’Agsm Verona e dal Brescia. C’è da dire che sul piano strettamente mediatico solo il club bianconero può fare grossi investimenti, gli altri invece non credo che possano avere le stesse possibilità”.
Sulla Champions League, il calcio italiano ha ancora in lizza due nostre squadre come Brescia e Fiorentina. Ci sono stati grossi miglioramenti del nostro movimento anche in campo internazionale? “Indubbiamente sto notando una crescita del nostro calcio in campo internazionale, anche se la storia dice che ad esempio il Verona centrò una semifinale di Champions. Negli anni successivi altre compagini sono arrivate fino ai quarti come il Brescia, quindi ci sono stati passi in avanti. E’ evidente che in una competizione come questa più si va avanti e il rischio di incontrare squadre tedesche, svedesi, francesi meglio attrezzate sul piano fisico e tecnico c’è e non sono facili da battere. Faccio i complimenti a Brescia e Fiorentina per aver superato il turno, ora però contro Wolfsburg e Montpellier sarà ancora più difficile, se dovessero andare avanti sarebbe ancora di più incredibile”.
Dopo la pausa per le nazionali, l’Asgsm Verona sfiderà il Filmauto Valpolicella in un derby davvero importante. Che gara ti aspetti sotto l’aspetto tecnico e tattico? “Per gli impegni delle nazionali, abbiamo sette calciatrici che dovranno mettersi in evidenza ed arriveranno il 25 Ottobre, ma su questo aspetto ci siamo abituati. Per quanto riguarda la sfida dico che per noi è una gara come le altre, forse per il Valpolicella un po’ meno visto che leggo tanti proclami. Noi come sempre puntiamo ad ottenere i tre punti, essendo consci del valore delle nostre avversarie e che hanno in rosa diversi elementi di buon valore tecnico”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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