Ci sono sfide che hanno varie anime e poi post-partita in cui è possibile leggersi dentro: a Manchester, sponda City, due passi dall’Etihad, nell’albergo del Napoli c’è lo Stato maggiore, c’è De Laurentiis con suo figlio Eduardo, c’è (chiaramente) Giuntoli, c’è l’amministratore delegato Chiavelli, c’è il senso diffuso di una soddisfazione che non è appagamento, perché sono state belle le parole di Guardiola, certo che sì, ma alla fine adesso bisogna ripartire e su due fronti: l’Inter sabato e la Champions da rioccupare il primo novembre, quando si tornerà al San Paolo per un ritorno che s’annuncia altamente spettacolare. Intanto, la serenità interiore di chi esce più forte da una sconfitta, con De Laurentiis che ha trasformato la malinconia in allegria, attraverso apprezzamenti diretti al proprio allenatore. (CdS)