Gazzetta – A. Sacchi: “City-Napoli: la grande bellezza”

L’editoriale di Arrigo Sacchi su Gazzetta:

“Manchester City-Napoli, la grande bellezza. Si confrontano due straordinari maestri, Guardiola e Sarri, che lavorano con ossessione alla ricerca dell’eccellenza. Una vittoria senza merito per loro non è una vittoria, sono certi che il bel gioco migliori i singoli e la sinergia, sono allenatori propositivi che attraverso l’organizzazione cercano di dare ai propri ragazzi coraggio, spirito di collaborazione e conoscenze. Per riuscirci però hanno bisogno da parte dei calciatori di entusiasmo, generosità, volontà e intelligenza: fanno leva sulla squadra e sul gioco per migliorare il singolo attraverso la didattica collettiva, con simulazioni che permettano a ognuno di assimilare tutte le soluzioni ai problemi che l’avversario può creare. I sistemi di gioco più efficaci sono quelli che vengono interiorizzati, al punto da diventare così automatici da realizzare con comportamenti inconsci. Pep e Maurizio sono benemeriti che attraverso la loro genialità contribuiscono all’evoluzione di questo fantastico sport. Per loro il calcio non è soltanto agonismo, ma cultura, valori, emozioni, spettacolo e innovazione, e si nutre di entusiasmo, generosità, passione e coraggio, quel coraggio che rende liberi come le idee e la bellezza. Oggi i due si affronteranno senza paure e tatticismi, fieri dello straordinario lavoro compiuto e desiderosi di mostrarlo. Guardiola e Sarri sono consapevoli che il proprio gioco sarà il deterrente migliore per fermare gli avversari e il più grande propellente per migliorare i singoli. Gli azzurri di Sarri troveranno l’avversario più difficile e più in forma del momento, ma anche loro non scherzano. Guai se avessero timore e volessero fare i tattici, già nel secondo tempo contro la Roma hanno corso seri rischi. Il calcio del Napoli non conosce tentennamenti e opportunismi, non concede mezze misure. Purtroppo il campionato italiano è poco allenante: il ritmo è blando e il pressing praticamente inesistente, così non ci si abitua alle contromisure. Il City gioca ad andature infernali e con un pressing ultraoffensivo che toglie respiro, spazi e tempi. Inoltre gli uomini di Guardiola in fase offensiva praticano un possesso di grande movimento e velocità, quasi nessuno riceve la palla da fermo: tutti si spostano di continuo formando sempre triangoli e correndo negli spazi liberi. Fanno molte rotazioni a centrocampo e in fase offensiva sono velocissimi e attaccano la linea difensiva avversaria con tagli e in profondità. Sincronismi e tempistiche sono straordinari: il City è un gruppo organico, compatto, armonioso che copre il campo con collocamenti preventivi. Anche il Napoli lo è, ma con quantità e velocità inferiori. Mancheranno Kompany, Mendy, forse Aguero, ma nulla cambia. Il sistema di gioco potrebbe essere il 4-1-4-1, ma è talmente dinamico che è impossibile da ingabbiare: si difende e si attacca con sette o otto giocatori. Il possesso palla dei napoletani dovrà essere più veloce e con più movimenti senza palla per evitare il furore degli uomini di Guardiola. Sarà una partita dispendiosa, un altro esame per valutare il livello raggiunto da Insigne e compagni. Gli esami non finiscono mai, ma soltanto così si migliora e si aprono strade diverse dall’immobilismo del calcio italiano. Napoletani, il mondo calcistico vi guarda con curiosità: lo meritate, siate orgogliosi di ciò che fate e che farete. In bocca al lupo”.

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