Maurizio Sarri, braccia al cielo: il mister è umano

Maurizio Sarri stavolta ha alzato le braccia al cielo, in segno di vittoria, abbracciato dai suoi più stretti collaboratori. L’emozione del primato non l’ha saputa contenere, stavolta ha voluto condividere con il mondo intero la soddisfazione di una vittoria che ha mille significati. Il suo Napoli guarderà tutti gli avversari dall’alto per i prossimi giorni e, probabilmente, continuando con questi risultati, anche per i prossimi mesi. A fine gara, l’allenatore ha preferito non parlare, dalla società hanno fatto sapere che un improvviso attacco febbrile gli ha impedito di commentare vittoria e primato. In pochi ci hanno creduto, Sarri gode di ottima salute, probabilmente ha voluto evitare domande scomode. Magari, si dirà pure che non ha voluto perdere la concentrazione considerando l’impegno di Champions League di martedì sera, a Manchester, contro il City. Ma poco importa se non ha parlato. Nessuno potrà togliergli i meriti di questo momento. Otto vittorie in altrettante partite, un cammino travolgente, che rende trasparente la volontà di questo allenatore che non ha perso la propria umiltà. Lo si legge sul “La Gazzetta dello Sport”

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