Cds – Marolda: “E’ prematuro, d’accordo, ma ci sono partite che mandano segnali…”

E’ vero, a meno d’un quarto del cammino è velleitario ogni ragionamento, ogni previsione” – scrive Marolda sul CdS – “però è vero pure che qualcosa di nuovo questo campionato lo sta urlando già. Chi sarà l’anti-Juve, infatti, s’è detto per sei anni…

Marolda

Un ritornello, il solito refrain, una nenia, una cantilena, persino una mortificazione per il campionato dato sempre per finito prima di cominciare. Ebbene, non è più così. Meglio: sembra che non sia più così. Tant’è che magari forzando un po’ il pallone e parecchio la voglia di pensare in grande, forse sta cambiando il ritornello. Chi sarà l’anti-Napoli quest’anno? Ecco, questa la novità che raccoglie non soltanto quello che la classifica racconta, ma che soprattutto sintetizza un lavoro lungo ormai due anni e un poco. Perché non è un caso, non è uno scherzo inatteso del pallone questo Napoli comandante di stagione. Nient’affatto. Il Napoli, in attesa di vedere poi come andrà a finire, questo primato se l’è costruito. E meritato. Con numeri di per sé straordinari, certo, ma soprattutto con un gioco che fa la differenza, con una sicurezza nella gestione del pallone che sconcerta e avvilisce chi gli sta di fronte e con una maturità di gruppo che raramente ha avuto nella sua lunga e non sempre scintillante vita. E poi, ci sono successi che vanno ben al di là del risultato, dei tre punti e basta. Ci sono partite che segnano stagioni. Che le indirizzano. Che mandano segnali. Esempio: se chiedeste ad uno qualunque dei “Ragazzi dell’87” quando capirono, quando si convinsero che poteva essere davvero l’anno buono per scrivere la storia, ebbene, da tutti, proprio tutti, vi sentireste rispondere che accadde alla nona a Torino con la Juve. Il Napoli vinse tre a uno e fu lì che cominciò la lunga e tricolore cavalcata d’una squadra ormai consapevole di poter aver ragione di chiunque. Può essere così pure stavolta? Comunque sia, questo successo romano assai importante e questo consolidato primo posto arriva al momento giusto. Arriva alla vigilia della trasferta di Champions con il City e quella che s’annuncia è una partita da fuochi d’artificio. E c’è da crederci se lo dice Guardiola che è “fuochista” diplomato. E allora, avanti con questo confronto senza precedenti. Guardiolismo contro Sarrismo. Qual è la differenza? Sei scudetti, due Champions, tredici tra coppe e Supercoppe e altro ancora. Ma non c’è fretta. Si può recuperare il tempo perso”

 

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