Nella giornata delle prime verità e dei duelli ad alta quota, Roma-Napoli ha la trama più intrigante e la traccia più definita: l’attacco più felice contro la difesa di ferro che forse non ti aspettavi. Che la squadra di Sarri, fedele alla linea del tecnico,sia quella che ha segnato più di tutti ci sta. Che la Roma invece curi così tanto la fase difensiva piuttosto che l’offensiva è una mezza sorpresa. Mezza perché Di Francesco ha ammesso di essersi un po’ affrancato dalla filosofia zemaniana che lo ha ispirato all’inizio della sua veloce carriera. Meno fronzoli, più concretezza,sempre nel segno del bel gioco però. Il risultato è che la Roma, che ha trovato pure un super Alisson, ha subito 4 gol e solo l’Inter ha fatto meglio (3). Vero, i giallorossi hanno saltato una gara, quella rinviata per maltempo con la Samp. Un pericolo in meno di subire gol, ma anche tre punti n sospeso che avrebbero potuto installarla al quarto posto.
L’ESITO IN CODA? Per questo è la gara più intrigante. Il Napoli che ha sempre vinto comincia un trittico di fuoco (poi andrà a Manchester per la Champions e al San Paolo arriverà l’Inter) che darà l’esatta dimensione della spettacolare banda Sarri. Finora, sul suo cammino, ha avuto uno scontro «diretto» con la Lazio all’Olimpico,superato brillantemente. Ma per essere sconfitto 4-1, Inzaghino ha dovuto perdere quasi tutta
la difesa. La Roma ha avuto il suo scontro diretto con l’Inter è non è andato altrettanto bene:perso 3-1 in casa. Ma dopo aver dominato per più di 60 minuti.
Col Napoli può capire fino a dove può spingersi. Facile che in questa sfida il tramonto della gara sia decisivo. Il Napoli sa aspettare, la Roma a volte brucia presto. Il Napoli è la più determinata della A nei secondi tempi (16 reti), la Roma ha subito tutti e 4 i gol proprio in quella fase lì, dopo i primi 45 minuti. Se riesce a gestirsi, potrebbe avere più chance. La Roma non ha certo problemi a segnare. Se lo fa anche stasera, stabilisce il suo nuovo
record di partite di fila in gol (28). Occhi su Dzeko, al quale piace segnare a tutti e particolarmente al Napoli: due firme in tre incontri. Dall’altra parte c’è un Hamisk che insegue Maradona e che ha bucato la Roma già 5 volte. E poi ci sono i tre tenori. Sia Callejon che Mertens hanno bucato due volte i giallo rossi. Curioso che Insigne, in 9 sfide, non l’abbia ancora fatto. Oggi potrebbe approfittarne contro Bruno Peres,che in fase difensiva è forse l’anello debole della catena di Di Francesco. Ma gli occhi saranno puntati soprattutto sui due centravanti così diversi e così efficaci. Nell’anno solare Edin Dzeko ha segnato 32 volte (29 con la Roma e 3 con la Bosnia), Dries Mertens 30 (28 col Napoli e due col Belgio). Numeri mostruosi.
Fonte: La gazzetta