Il suo primo anno a Napoli non benissimo. «Venivo dal Belgio, calato nel calcio italiano completamente diverso. Benitez mi ha aiutato, Sarri mi ha riscoperto».
Ma è così geniale il suo allenatore? «Sì, è così. Vede cose che altri non vedono. Ti fa capire quanto nel calcio nulla deve essere imprevedibile. È uno studioso. Qualsiasi domanda tu gli faccia, lui ha sempre una risposta. E ti fa pensare come componente di una squadra e non come singolo. Proprio oggi mi ha fatto vedere un video con dei miei errori, così mi aiuta a migliorare. Quando è arrivato mi ha detto: Se fai come ti dico io diventerai un grandissimo. E io ci sto provando, ma so che posso ancora migliorare. Con Sarri il calcio è matematica».
La Redazione