Stiamo ai fatti, incontestabili. Il Brasile vuole Jorginho, ufficialmente. E la Federcalcio lo sa, da un mese, perché contatta direttamente per iscritto dalla Cbf, sua omologa brasiliana, come lo sa Ventura, che però ha continuato a ignorarlo, in piena emergenza. Il Brasile vuole Jorginho, e lo sa naturalmente… Jorginho, chiamato adesso a una scelta molto importante perché irreversibile: una volta optato per la Seleçao, rinunciando all’azzurro (due presenze amichevoli nella primavera 2016), non si può più tornare indietro. Scelta che dipende dal giocatore (l’ha appena compiuta, in senso inverso, Emerson Palmieri), che deve esprimerla attraverso una lettera firmata alla Fifa, non da chi lo «chiama prima» in Nazionale, come qualcuno a lui vicino ha detto ieri. Per cui bisogna essere certi di ogni aspetto per poi deliberare. Questo scrivevamo sul giornale di ieri a proposito dello straordinario regista del Napoli, partendo da un dettaglio: una telefonata diretta tra l’italobrasiliano e la Figc per avere contezza delle sue chance azzurre future. Mentre in via Allegri, davanti a quanto appena illustrato e ricostruito, hanno continuato a preparare il play off di novembre, nel pomeriggio, attraverso il canale social del Napoli, è arrivata, via tweet, la «categorica smentita» del giocatore: «Nessuna chiamata alla Figc per questioni legate alla Nazionale azzurra».
Non erano certo i 140 caretteri di Twitter il luogo ideale per dare tutte le risposte di questo caso. La sensazione è che adesso la vicenda avrà un’accelerazione. Persistendo la chiusura “tattica” di Ventura nei confronti del metodista, a meno di colpi di scena federali, Jorginho opterà per il Brasile (l’iter via Zurigo può essere completato in un mese). E tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 Jorginho potrà aspettare la chiamata di Tite.
Fon te: CdS