Il mito del Mister X (Federico Chiesa)è crollato in un attimo. Con una frase che Aurelio De Laurentiis in persona ha firmato lunedì a Firenze.
NEL TRIDENTE. E allora, l’ultimo sogno della meglio gioventù napoletana: Chiesa junior, Federico, diciannovenne figlio del grande Enrico e uomo di fascia che immaginare nel tridente di Sarri sarebbe come portare un bambino al lunapark. Provare per credere, funziona così, ma certe storie sembrano scritte già prima di mettere la penna sul foglio. Il fatto, però, è che il romanzo del nuovo astro del calcio italiano, talento purissimo che ora ha cominciato anche a prendere un certo gusto per il gol (2 in 6 partite), è destinato a essere molto lungo. E intricato: perché la Fiorentina ha tra le mani un gioiello vero e prima o poi la concorrenza per lui diverrà spietata.
PREZZO ALTO. Il Napoli, sotto questo aspetto, è come sempre molto all’avanguardia: De Laurentiis va pazzo per i giovani bravi – bravissimi in questo caso – e tra l’altro il rapporto eccellente con i Della Valle potrebbe rappresentare un’arma in più da sfoderare quando i tempi saranno maturi. «Per il momento da quell’orecchio non ci sentono, però gli ho chiesto di avvisarmi se decideranno di metterlo sul mercato». Rispetto e costanza: aspetti tipici del modo di trattare del presidente del Napoli. Il prezzo? «Non se n’è parlato». Già, le cifre non sono mai venute fuori: ma servendosi di un parallelismo attendibile con un altro Federico, il predecessore viola Bernardeschi, è possibile che la Fiorentina possa quantificare il valore di Chiesa intorno ai quaranta milioni di euro.
IL RINNOVO. Paura? Macché. Il Napoli attende. E’ alla finestra. Soprattutto perché sembra che qualcosa, prossimamente, cambierà. Ovvero: il contratto di Federico II dovrebbe essere prolungato di un altro anno dopo il primo rinnovo di gennaio, e dunque fino al 2022, con tanto di adeguamento d’ingaggio fino a un milione (attualmente attestato intorno ai 400mila euro). Non resta che aspettare, ancora un po’, e poi sferrare il nuovo e magari decisivo attacco: perché De Laurentiis guarda sistematicamente al futuro. E il futuro del calcio mondiale, senza timore di smentita, con queste premesse appartiene anche a Chiesa.