Il quotidiano napoletano boccia Insigne e Buffon

Per l'Italia i problemi sul piano del gioco restano

Il quotidiano napoletano boccia Insigne e Buffon

In Albania l’Italia batte i padroni di casa per 0-1 con la rete di Candreva, ma i problemi sul piano del gioco restano. Per un’ora gli azzurri non riescono a creare occasioni pericolose, meglio nella ripresa dove i ritmi sono leggermente aumentati, prima del gol dell’esterno nerazzurro. Secondo le pagelle de “il Mattino”, male Buffon e Insigne.

5 Buffon. Il patriarca azzurro predica bene e razzola male nel recinto dell’area di porta trattenendo con difficoltà i tiri di Hysaj, Grezda, Roshj e ancora Grezda nella ripresa (la conclusione più pericolosa). Difende il ct imitando Pavarotti (nessun fronda). Deve cominciare a difendere se stesso. Gli anni passano e le mamme imbiancano.

5 Darmian. Deludente a sinistra contro la Macedonia, si sposta a destra. Galoppa sulla fascia senza costrutto. In fase difensiva, soffre la velocità di Grezda.

5 Bonucci. Confermato nonostante le ombre di un inizio di stagione precario. Continui passaggi laterali a Chiellini, azzarda poco e male i lanci per prendere alle spalle la difesa albanese.

5,5 Chiellini. Dopo il gol alla Macedonia diventa regista a Scutari avendo sempre campo, mentre i due centrocampisti azzurri vengono bloccati dalla guardia stretta degli avversari. Sfiora lautogol sul tiro di Latifi (78′), ma per fortuna è solo corner.

5 Spinazzola. Il lungagnone dell’Atalanta (1,90) sulla sinistra della difesa per dare più spinta spinge ma senza grandi idee di gioco. Deve anche preoccuparsi delle puntate offensive di Roshi e delle discese di Hysaj.

4,5 Parolo. Parolo mio, Parolo mio d’onore, cantava Carosone. Niente da fare. Come contro la Macedonia, il centrocampo azzurro non costruisce.

5 Gagliardini. Stordito dai centrocampisti macedoni, nella ripresa sembra che abbia più campo, avanza, ma poi sbaglia il passaggio o viene chiuso.

6 Candreva. I giovani possono aspettare (Verdi, Bernardeschi), largo all’esterno trentenne dell’Inter che difficilmente supera Agolli. Però, approfitta di un buco della difesa albanese, e scaraventa in gol la palla della vittoria.

5 Eder. Il rincalzo interista (4 presenze in campionato, nessun gol) è la novità in attacco col ritorno al 4-2-4. Si muove molto, contrariamente a Immobile che aspetta la palla tra i piedi.

5 Immobile. Impegna da vicino Berisha al 20′ e molla il primo vero tiro al 44′ (esterno rete). Non proprio il cannoniere che esalta la Lazio.

5 Insigne. Impegnato nel derby di Castel Volturno contro Hysaj, è sempre mal servito e poco coinvolto. Si batte con grande generosità, si accentra, difende, ma in attacco raramente trova lo spunto vincente.

5 Zappacosta. Prende il posto di Darmian. Senza infamia e, soprattutto, senza gloria.

sv Gabbiadini. In campo negli ultimissimi minuti al posto di Eder.

sv El Shaarawy. Pochi secondi alla fine al posto di Insigne, tanto per perdere tempo.

4,5 Ventura. Ritorna al 4-2-4 che ai senatori non piace, per giunta con due centrocampisti occasionali che hanno ballato la rumba venerdì a Torino e che, a Scutari, vedono raramente la palla, marcati a uomo (Parolo dal beneventano Memushaj e Gagliardini da Kace). Così Panucci mette nel sacco il centrocampo azzurro giostrando con Basha sempre libero. Non ci sono contromosse da parte di Ventura (solo l’invito a Parolo di pressare Basha). Al gol-vittoria di Candreva resta impietrito a bordocampo, schiacciato da un’altra prova deprimente della nazionale.

La Redazione

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