Si tornerà all’Etihad Stadium sei anni dopo: da Lavezzi ad Insigne, da Cavani a Mertens, da Mazzarri a Sarri, da De Sanctis a Reina

Etihad Stadium, sei anni dopo. Il prossimo 17 ottobre Napoli sarà a Manchester, ad esportare passione. Sono andati a ruba i 2700 biglietti disponibili per i tifosi azzurri, non v’è più traccia di quest’opportunità data ai più fortunati, veloci, tenaci, pazienti. La maggior parte dei tagliandi è stata venduta in pochi minuti mercoledì mattina, all’apertura della prevendita. Ieri l’ultima tranche disponibile è durata pochissimo, il tempo d’attrezzarsi col pc e regalarsi un sogno, fato permettendo. Tutti hannoprovato ad esserci all’Etihad Stadium per godersi lo show d’una partita che s’annuncia spettacolare, valida per la terza giornata della fase a gironi di Champions League. Manchester s’affiancherà ad altre trasferte indimenticabili: Monaco, Londra, Dortmund, Lisbona. Sarà una festa eppure sarà nulla – numericamente – rispetto ai diecimila (e oltre) di Madrid dello scorso febbraio, in occasione degli ottavi di finale col Real. Si tornerà, quindi, all’Etihad Stadium sei anni dopo: da Lavezzi ad Insigne, da Cavani a Mertens, da Mazzarri a Sarri, da De Sanctis a Reina. S’accorgeranno, i tifosi, che qualcosa sarà cambiato rispetto all’1-1 del 14 settembre 2011: la percezione dei sogni, ad esempio. Allora bastava esserci, stavolta si andrà oltre e s’avvertirà dall’urlo che è già tradizione. (CdS)

 

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