Lotito non è soddisfatto. Vorrebbe una Salernitana «più ordinata e con maggiore determinazione». L’ordine, ovviamente, dovrebbe darlo l’allenatore «ma anche i calciatori devono trovarlo». Sei pareggi in otto partite: la Salernitana non riesce più a vincere. Quanto tutto questo dipenda da fattori tattici o piuttosto dallo spessore tecnico dei calciatori è materia di ampia discussione a Salerno. E ormai da tempo. «Avevamo tantissime assenze – ammette Lotito – ma ci è mancata un po’ di freddezza sotto porta. E poi quel rigore assegnato all’Ascoli… Ma io non faccio l’arbitro e non parlo degli arbitri».
Rigore peraltro parato da Adamonis «che ha fatto interventi importanti sebbene fosse al debutto». Lotito, però, insiste sulle posizioni dei calciatori: «Ci vuole ordine. Ad esempio, noi abbiamo Bocalon che è una prima punta, Rodriguez che è più un attaccante di manovra, Sprocati che è un esterno. Io giocherei col 3-5-2 o al limite col 3-4-2-1, con Bocalon prima punta. Anche Bocalon, però, lo vedo soccombere spesso nei duelli aerei. Dobbiamo fare delle valutazioni anche su questo. Bisogna riacquisire maggiori certezze e lucidità, che arriveranno con il recupero dei calciatori».
BOLLINI. Non è semplice per Bollini questo periodo: tra infortuni e convocazioni nelle varie nazionali il tecnico di Poggio Rusco è costretto a mandare in campo formazioni quasi sperimentali. «Sapevamo che non era una partita semplice – sottolinea l’allenatore granata – perché l’ultimo gol l’Ascoli lo ha subito tre gare fa. Il nostro approccio è stato buono, poi nella ripresa ci siamo allungati e abbiamo subito tre o quattro ripartenze che avremmo potuto evitare. Abbiamo provato a giocare sugli errori dell’Ascoli con passaggi filtranti, i gol sono anche venuti, ma in fuorigioco. Ce la siamo giocata, però nel secondo tempo quando abbiamo avuto le occasioni è mancato l’ultimo passaggio».
La Salernitana si è mossa meglio in avanti quando è entrato Cicerellli. «Ma non è stata – precisa Bollini – la mossa della disperazione, cerco solo di ottimizzare le energie. Odjer è in crescita ed ha fatto la sua partita, nel secondo tempo ho inserito Ricci che è un regista».
FIORIN. L’allenatore dell’Ascoli è, invece, più che soddisfatto. «Ai punti – dice – abbiamo vinto noi. Continuiamo la nostra striscia positiva, ho visto una prestazione importante, che conferma la crescita di questo gruppo. Lo 0-0 di questa sera è ancora più importante del pareggio con il Palermo. Abbiamo coperto bene gli spazi e abbiamo sviluppato il nostro gioco. Sapevamo che sarebbe stata una battaglia a centrocampo. Loro spingono spesso a sinistra, tutto è andato come previsto. Il mio ritorno all’Arechi? Un po’ di emozione l’ho provata all’ingresso in campo: sono tornato dove mi sono trovato bene e ho lasciato anche molti amici».
Corriere dello Sport