Queste le valutazioni del Corriere dello Sport
«La situazione è seria». Le parole di per sé già pesanti di Buffon lo sono diventate ancora di più guardando la faccia del capitano nel dopo partita di Italia-Macedonia. Gigi non si aspettava una prova del genere e per questo è stato duro, anzi durissimo. «Non è stata una prestazione entusiasmante – ha tuonato – e dopo un primo anno con prove sempre in crescendo, la cosa che preoccupa è che la sconfitta con la Spagna ha un po’ minato le nostre certezze e sicurezze. Forse pensavamo di essere a un livello superiore rispetto a quello che siamo. Evidentemente ci portiamo addosso le scorie di quel ko e, anche se avessimo vinto 1-0, non avrebbe cambiato nulla perché la nostra gara non sarebbe stata comunque buona. Il pareggio della Macedonia ha solo acuito una situazione dalla quale dobbiamo venir fuori in fretta, con orgoglio, determinazione e senso di responsabilità. I giocatori importanti, compreso me, devono aiutare gli altri ad aver fiducia. Ci è mancata la spensieratezza a causa di quella partita al Bernabeu che ci ha condizionato tanto. E’ obbligatorio ritrovare il divertimento perché solo così potremo rendere al meglio e scacciare la paura che c’è. Dobbiamo essere più sciolti e più disinibiti. Se entriamo nella spirale della negatività, faremo solo peggio. Ci serve una svolta psicologica perché non siamo questi. E’ arrivato il momento nel quale chi ha esperienza si deve prendere le responsabilità. Tra tre giorni rigiochiamo e mi auguro che la squadra dimostri di non essere questa. Bisogna dare di più, trasmettere qualcosa in più, trovare la chiave giusta per essere propositivi e mettere un mattoncino in più in questo percorso. E tutto ciò deve essere fatto con un’introspezione seria perché la situazione è seria».