Breve estratto dell’intervista presente sulla Gazzetta dello Sport. Si legge su vecchiasignora.com Guidolin: «Il Napoli di Sarri gioca un calcio bello, veloce ed elegante, con palla sempre a terra e con mentalità propositiva. Molto dipenderà dalla Champions, ma forse per lo scudetto la spunterà il Napoli, perché ha comprato un “giocatore” fondamentale: la consapevolezza di sé, della propria forza. Sarri discende da Sacchi? No, parliamo di allenatori con modi di giocare diversi. Sarri condivide con Sacchi e con Guardiola alcune cose: la capacità di rimanere “corti” e occupare la metà campo avversaria, la voglia di impadronirsi della partita. Gli sviluppi del gioco sono differenti. Mi sarebbe piaciuto allenare Buffon. Avremmo trovato una bella sintonia perché Gigi, oltre a essere il miglior portiere del mondo, ha qualità umane indiscutibili, è un leader. Chi ha Buffon si ritrova con una bella parte del lavoro di spogliatoio già sbrigata. Qualcosa che non mi piace, ma non si deve tornare indietro. I dati sono incontrovertibili, gli errori sono diminuiti. Ma spesso quando c’è un gol, non sai se sia regolare oppure no e resti indeciso tra esultanza e dubbio. Non si spezza un’emozione. Rimpianti per non aver allenato big non ne ho. Nel 2004 ebbi contatti con la Juve che poi prese Capello».