Ounas ha dimostrato di avere mezzi tecnici notevoli grazie ai quali, nelle uniche due occasioni in cui è stato chiamato in causa, ha già infiammato i tifosi: dribbling, serpentine, percussioni palla al piede ed un mancino educato che gli permette di fare qualsiasi cosa. La sua posizione preferita è a destra, un po’ alla Insigne e un po’ alla Mertens (il primo Dries…), per accentrarsi col sinistro e calciare, oppure suggerire assist per i compagni. Il lavoro di Sarri si focalizzerà sulla necessità di assimilare al più presto i meccanismi di gioco: Ounas dovrà imparare a muoversi in questo spartito perfetto, accorciando sempre sul terzino e non restando mai troppo largo, fuori dal gioco. Avrà tempo e modo per farlo, anche perché è già buon punto avendo lavorato in ritiro a Dimaro. Dovrà perfezionare diagonali difensive, movimenti per galleggiare a centrocampo e ripartire sempre ad un tocco, mai uno di più, per permettere alla squadra d’esprimersi come sa e agli avversari di “soffocare” in ragnatele di passaggi perfetti, senza margine d’errore.
Fonte: Il Roma