Italo Cucci: “Sono incantato da questo Napoli. Manca solo l’esame Europa”

Italo Cucci su Il Roma: “Il Napoli è una favola. Sette su sette. Ammazzasette.

 Il Napoli è una favola.  L’osservo – ormai da tempo – come incantato, perché non è più soltanto una partita, quella che ho davanti agli occhi: è una storia. Mentre fioccano i gol, e Hamsik fa Maradona, Mertens fa…se stesso e Koulibaly esprime tutta la sua gioiosa potenza, il Napoli tiene la testa della classifica solitaria approfittando del pari nel posticipo della Juve in casa dei giovani dell’Atalanta. Gasperini, dopo la bella prestazione di Lione, ha messo alle corde pure la Signora che così adesso deve inseguire gli azzurri che sono a +2. Conto il tempo su quello che io ho dedicato a questa squadra, dalla Serie C, alla B, alla A, battagliando a fianco dell’amico Reja, poi cominciando ad assaporare il successo europeo con Mazzarri e i miei Tre Tenori. Per finire con questo miracolo: l’ equilibri finalmente raggiunto fra qualità e quantità, sfatando il gusto della vittoria a solo uso degli esteti mentre Sarri poneva mano – non senza problemi, sacrifici, giocatori perduti e ritrovati – alla conferma e rafforzamento della squadra come usavano i grandi mister del passato. È capitato con il Cagliari di sentire la voglia di celebrare i lunghi anni trascorsi insieme al Napoli, alla ricerca del tempo e del successo perduti con Maradona: i cento e cento lunedì a bisticciare a Canale 34 eppoi l’incontro con Quelli di Canale 21, l’Accademia del Lunedì dove ho dimenticato di sottolineare solo una cosa, cioè di avere percorso la stessa strada di Aurelio De Laurentiis, dalla C alla Champions, senza registrare nel popolo azzurro la giusta proclamazione dei meriti di questo singolare personaggio che fa di tutto per non farsi amare mentre esalta l’amore dei napoletani, il Napoli che ormai, grazie a Sarri e alle sue invenzioni da enciclopedia, è una perfetta realtà. Una formazione da mandare a memoria.. Gli si chiede giustamente di passare l’esame d’Europa, quello che non supera neppure la strapotente Juventus, ma intanto il tempo trascorso dal 6 settembre 2004 a oggi ha fatto maturare un sogno e realizzare un disegno concretissimo che non perde i contorni di una favola. Bello per chi c’era e c’è ancora.

Fonte: Il Roma

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