CdS – Ciccio Marolda: “Un Napoli che fa pace con se stesso e si piace di nuovo”

Marolda

Chi se ne intende racconta che gli scudetti si vincono soffrendo – scrive Marolda. Che non può esserci successo senza patimento. Cosa che, però, non sempre vale per la partita secca, dove la vittoria può essere figlia della leggerezza, del ricamo a cuor leggero, della fiducia senza tentennamenti, della giocata che non lascia scampo, della capacità di far sembrare semplici anche certe cose complicate. Persino, paradossalmente, di far diventare noiosa una partita troppo dominata. Ecco: Napoli-Cagliari e stato tutto questo: il trionfo d’una superiorità che non lascia spazio a sorprese o cose strane. L’impossibile confronto tra due realtà che in quanto a spessore e qualità non sono neppure parenti alla lontana. Sì, magari non velocissimo il Napoli stavolta – e figuriamoci se lo fosse stato – però, assai più geometrico e preciso che non nel recentissimo passato. Insomma, un Napoli che nel giorno dell’arrivederci ha rifatto pace con se stesso; che s’è specchiato e s’è piaciuto un’altra volta. Ora, infatti, largo alle Nazionali rubagiocatori, prologo di quel segmento di campionato e Champions – Roma, City e Inter – che dirà ancora di più sulle ambizioni azzurre di stagione. Maledetti calendari dell’Uefa e della Lega? Sì, maledetti, ma “è il calcio, bellezza”. Dove “bellezza” sta per “signor Sarri”. (CdS- Ciccio Marolda)

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