Il ritorno di Insigne nel 2012, con l’idea fissa di voler diventare la nuova bandiera del Napoli e, perché no?, raggiungere anche la Nazionale. Due sogni che si sono avverati grazie non solo alle qualità tecniche che gli sono sempre state riconosciute, ma anche per quel carattere deciso, sanguigno, dietro il quale s’è raccolto nei periodi di magra, quando le polemiche ne avrebbero potuto rallentare la maturità. Per Lorenzo, Napoli è il punto di arrivo, è qui che sta completando il suo processo di crescita e i fischi del San Paolo non lo aiutavano. Nella passata stagione ha addirittura stabilito il nuovo record personale di gol segnati in A, 18, in 37 presenze, mentre fin qui, con la maglietta azzurra, ha sommato 224 presenze e 53 gol in totale.
IL SOGNO – Non l’ha mai nascosto, il suo, Insigne. Lo scudetto resta il sogno col Napoli che è in testa alla classifica, insieme con la Juventus, ed è lanciato come non mai. In questo avvio di stagione, Lorenzo s’è già sistemato tra i protagonisti, con 4 gol all’attivo e altrettanti assist in 10 gare tutte da titolare. E dopo l’impegno di oggi all’ora di pranzo contro il Cagliari, l’attaccante raggiungerà Coverciano: l’Italia lo attende.