Duvan Zapata ai microfoni della Gazzetta:
E’ tornato a Napoli ma non ha trovato spazio. «Non mi hanno considerato. Ero reduce dalla mia migliore stagione in Italia, credevo di poter dire la mia. invece sono rimasto due mesi emarginato, allenandomi a parte. Per fortuna è arrivato Ferrero, che ha fatto tanto per portarmi qui. Tra l’altro lui mi voleva già due anni fa, quando l’allenatore era Zenga».
La sua è una rincorsa partita da lontano e ricca di ostacoli. «Ho passato momenti difficili: quando avevo vent’anni è mancata mia madre mentre ero in ritiro con la nazionale Under 20. Il calcio mi ha aiutato a concentrarmi su qualcos’altro, ma, appena arrivato all’Estudiantes, mi sono rotto il perone e sono stato fuori 4 mesi. Solo, lontano dalla famiglia e da tutto: non è stato semplice. Ma sono andato avanti»
I suoi modelli come centravanti? «Drogba. Ibra e Adriano, li prendevo quando giocavo con la playstation. E ho cercato di rubar loro qualcosa».
E Higuain? «Mi ha insegnato a non dare nulla per scontato. A farmi trovare sempre pronto in area, anche in allenamento . Sembra banale, ma per un attaccante è la cosa più difficile».
Fonte: gasport